Vista dall'alto della città di Piacenza

La città con meno tasse

Grazie alle politiche attuate in questi anni dall’Amministrazione, Piacenza è tra i comuni capoluogo della regione con la pressione fiscale locale più contenuta. Un impegno che ha permesso di alleggerire il carico per i cittadini e assicurato un notevole risparmio per la collettività.

IRPEF – Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche
Grazie alla revoca della decisione assunta dalla precedente amministrazione di aumentare l’addizionale IRPEF, tra il 2019 e il 2022 il Comune di Piacenza ha consentito un risparmio per i cittadini pari a 10 milioni di euro.

IMU – Imposta Municipale Unica
Per quanto riguarda l’Imposta Municipale Unica (IMU), l’Amministrazione ha approvato riduzioni di aliquote relative a negozi sfitti da almeno due anni, abitazioni di proprietà di persone fisiche locate a canone concordato e abitazioni di proprietà di persone fisiche locate a canone libero a inquilini residenti. Azzerata inoltre l’aliquota per gli immobili invenduti delle imprese di costruzione. IMU ridotta anche per i fabbricati appartenenti alla categoria catastale D oggetto di interventi di ristrutturazione edilizia e per i fabbricati di nuova costruzione adibiti all’esercizio di attività industriali e/o artigianali e/o di servizio che vengano a insediarsi per la prima volta sul territorio comunale. Complessivamente, le misure hanno permesso ai cittadini di risparmiare 300mila euro all’anno.

TARI – Tassa Rifiuti
L’Amministrazione ha approvato, nel 2020, sconti alle attività economiche danneggiate dalla pandemia per un totale di 3,1 milioni di euro, oltre all’esenzione dal pagamento della stessa tariffa rifiuti per le nuove occupazioni di suolo pubblico e l’ampliamento dei dehor dei pubblici esercizi di somministrazione. Un intervento che la Giunta ha replicato nel 2021 con sconti pari a un totale di 1,8 milioni di euro, oltre alla medesima esenzione per le occupazioni di suolo pubblico e l’ampliamento dei dehor.